Sole e mare: la cura naturale per la dermatite atopica

03Lug, 2019

E’ arrivata l’estate!

Ecco alcuni suggerimenti dei nostri esperti per assicurare una buona vacanza agli adulti e ai bambini grazie all’aiuto naturale del sole e del mare

La dermatite atopica è una malattia infiammatoria della pelle ed in Emilia-Romagna dal 1995 al 2002 è aumentata dall’11 al 13% tra gli adolescenti. Nella popolazione pediatrica rappresenta la malattia della cute più frequente ed il 30% dei bambini ne è affetto. La presenza costante del prurito a cui seguono spesso disturbi del sonno grava in maniera importante su tutta la famiglia. Il decorso della malattia tende a migliorare dopo i 6 anni. Anche il 10% degli adulti soffre a causa dell’eczema atopico; circa 8 mila italiani manifestano forme di eczema atopico severo con un impatto negativo sulla qualità complessiva della vita. Tali quadri sintomatologici spesso sono accompagnati da una condizione di sofferenza psicologica profonda. 


Sole, mare e dermatite atopica

Il Dott. Giuseppe Timoncini pediatra-allergologo ricorda i benefici dell’esposizione al sole (raggi ultravioletti UVA, UVB, UVC), in primis la sintesi della vitamina D; inoltre il sole migliora l’umore, regola l’appetito e per qualcuno svolge anche un’importante funzione anti-depressiva.

Gli effetti positivi che aiutano a migliorare le condizioni della pelle dipendono dal sole ma soprattutto dal clima marittimo: in montagna la cute gode di condizioni meno favorevoli rispetto al mare in quanto l’esposizione ai raggi solari in alta quota ha la tendenza ad irritare e seccare la cute.


Come il sole ed il mare curano la dermatite atopica?

Il meccanismo d’azione dei raggi solari rallenta le reazioni del sistema immunitario e regolarizza il ricambio delle cellule. Un altro effetto benefico è dovuto all’azione disinfettante del sole. La dermatite atopica spesso è caratterizzata dalla presenza di batteri sulla cute, come ad esempio lo stafilococco aureo: l’esposizione solare garantisce un’azione battericida e la conseguente riduzione dello stato infiammatorio della pelle.

Al mare circa l’80 per cento delle persone affette da dermatite atopica migliora, ma per massimizzare l’effetto benefico del sole è necessario prolungare l’esposizione per almeno tre settimane. Inoltre è opportuno prediligere località dal clima secco. E’ importante anche fare attenzione al sudore, che tende a peggiorare le condizioni della pelle. Brevi bagni nell’acqua del mare migliorano la cute e la dermatite, ma è indispensabile utilizzare alcune precauzioni.


Quali precauzioni adottare per i bambini e per gli adulti durante la vacanza al mare?

1) Dermatite in fase di remissione

Innanzitutto è necessario che la dermatite atopica sia in fase di remissione dei sintomi, in quanto se la pelle è fortemente infiammata sia i raggi del sole che la sabbia potranno peggiorare la situazione. A ciò si aggiungeranno anche le complicazioni dovute al sudore e alla salsedine.

2) Quali creme e perché?

Proteggere la pelle dai raggi ultravioletti è fondamentale fino dall’infanzia, considerato che le scottature in età pediatrica predispongono al rischio di melanoma da adulti. Sia nei bambini che negli adulti è preferibile optare per l’impiego di creme solari specifiche e prive di profumi, che abbinino filtri chimici e fisici. La protezione solare va applicata almeno mezz’ora prima dell’esposizione al sole e riapplicata sia dopo il bagno che dopo la doccia, e comunque circa ogni due ore. Ricordarsi di applicare la crema solare anche nelle zone coperte dal costume e che il sudore ne riduce gli effetti. Soprattutto per i bambini applicare la protezione solare anche quando i piccoli sono sotto l’ombrellone.

3) Quali indumenti scegliere?

E’ preferibile soprattutto per i bambini optare per costumi di cotone piuttosto che materiali sintetici, privi di cuciture che potrebbero irritare la cute ipersensibile ed iper-reattiva. E’ importante proteggere i piccoli con cappelli, occhiali da sole e magliette.

4) Quali orari preferire per l’esposizione al sole?

E’ mportante che l’esposizione al sole si pratichi nelle ore più fresche della giornata: il mattino fino alle10.30 e al pomeriggio dopo le 17. Nei lattanti (sotto i due anni di età) l’esposizione solare va ulteriormente ridotta. 

5) Come gestire la sabbia?

Una particolare attenzione va riservata alla sabbia. Essa può rappresentare un potente agente irritante per cui è utile mantenere il corpo pulito. Qualora sia presente la sabbia è opportuno sciacquarsi con acqua dolce tiepida (gli sbalzi termici favoriscono il prurito e disturbano la cute atopica).

6) Cosa fare dopo il bagno in mare?

E sempre buona abitudine sciacquarsi dopo il bagno nell’acqua di mare, asciugarsi delicatamente facendo attenzione a non irritare la cute. Nei bambini è molto importante che la cute non stia troppo a contatto con il costume bagnato, pertanto ricordarsi sempre di cambiare il bambino dopo il bagno.


I bagni in piscina fanno bene alla dermatite atopica?

Anche in piscina è necessario effettuare alcuni piccoli accorgimenti. Prima di tutto la dermatite atopica non dovrà essere in fase acuta. Inoltre è consigliabile applicare una crema barriera specifica prima di entrare in acqua e un emolliente in crema o in forma spray successivamente. 


Infine, occhio all’alimentazione!

L’alimentazione rappresenta un punto cruciale per la salute della nostra pelle, figuriamoci quando si parla di dermatite atopica. In estate quando la pelle è sottoposta a diversi stress ambientali quali l’eccesso della temperatura, la sabbia, la salsedine, l’aumento della sudorazione è a maggior ragione necessario dedicare una particolare attenzione a come ci alimentiamo. Per la cute atopica è importante non dimenticare di mantenere un giusto apporto di vitamine e minerali contenuti soprattutto nella frutta e nella verdura. Non dimenticarsi mai di bere a sufficienza in modo da mantenere un livello costante di idratazione della pelle. 

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