Ormai ci siamo …… il consueto rito per il festeggiamento del 31 dicembre è dietro l’angolo. Gli italiani e tutto il mondo si stanno preparando per questo evento e via con: vestiti particolari, cenoni, fuochi d’artificio ……
Ma come festeggeranno l’arrivo del 2019 le persone con dermatite atopica?
Ricordiamo che in Italia il 10-20% dei bambini e il 2-5% degli adulti soffrono a causa dell’eczema atopico. Nei casi di dermatite atopica dell’adulto moderata-grave la malattia è accompagnata dai seguenti sintomi fisici e psicologici:
- Prurito tutti i giorni (85%)
- Prurito per almeno 12 ore al giorno (62,9%)
- Prurito grave insopportabile (60,5%)
- Disturbi del sonno tutte le notti (36,1%)
- Ansia/depressione (50,8%)
La dermatite atopica è una patologia infiammatoria della cute con andamento discontinuo e con particolari riacutizzazioni soprattutto nel periodo invernale. Il freddo rappresenta un fattore che favorisce la secchezza della cute, come del resto l’accensione dei termosifoni che, a causa degli sbalzi di temperatura o per l’eccessivo calore provocano un aumento della sudorazione e quindi un’ulteriore dispersione di liquidi. E’ proprio durante il periodo invernale che i pazienti affetti da dermatite atopica sono alle prese con le necessarie precauzioni al fine di minimizzare il peggioramento delle condizioni della loro cute ipersensibile ed iper-reattiva.
Ecco quindi alcuni consigli per festeggiare al meglio l’ultimo dell’anno:
Lavaggi
Sia che si preferisca un bagno in doccia o nella vasca è importante che la temperatura dell’acqua non sia troppo calda, che il lavaggio abbia una durata breve e l’asciugatura della cute possa essere effettuata con un panno morbido. Se per l’occasione si pensa di utilizzare oli o creme profumati sarebbe preferibile evitare, in quanto la pelle atopica mal tollera profumi e conservanti in aggiunta alle creme.
Abbigliamento
Con il freddo aumenta la frequenza dell’utilizzo degli indumenti di lana, ma questo materiale non è molto gradito alla pelle atopica. Si suggerisce pertanto di indossare un indumento di cotone o seta a protezione della cute. Per quello che riguarda collant e calzini indichiamo preferibilmente indumenti di seta e cotone. E’ inoltre importante evitare abiti con particolari cuciture ed etichette che potrebbero provocare prurito.
Alimentazione
Il cenone rappresenta una dura prova per chi è affetto da dermatite atopica. Non sempre, ma spesso alcuni alimenti possono peggiorare la condizione della cute o la frequenza del sintomo del prurito. Nel caso non siano presenti allergie alimentari accertate dalla diagnosi di un medico allergologo/nutrizionista si consiglia comunque di limitare l’uso di alcuni cibi chiaramente stimolatori dell’istamina (una molecola che favorisce il processo infiammatorio) ad esempio:
fragole, pomodori, melanzane, latticini e formaggi fermentati, insaccati, uova, cereali contenenti glutine, crostacei, alcune spezie, frutta secca con guscio (noci, nocciole, arachidi e mandorle), cibi in scatola con conservanti.
Una particolare attenzione ai piccoli atopici:
E’ opportuno avvisare chi cucina gli alimenti, qualora i bambini siano allergici a qualche specifico ingrediente. E’ importante inoltre per i bambini non sentirsi diversi o esclusi a causa della loro malattia della pelle, quindi può essere utile Informare e spiegare la malattia ai bambini e agli adulti al fine di evitare spiacevoli inconvenienti.
Con questo articolo di fine anno dedichiamo un particolare augurio a tutti coloro che soffrono di eczema atopico, ai professionisti e ai familiari che se ne prendono cura ed ai ricercatori impegnati sul tema.
Buon 2019!
Bibliografia
Gelmetti C. et al. Dermatite Atopica 2016-2017. SIDeMaST.
Simpson E. et al. J Am Acad Dematol. 2016;74:491-8.